mercoledì 30 luglio 2014
Age of dinosaurs
Ricordate la casa di produzione Asylum? Quella dei film, diventati ormai quasi un cult, Sharknado, Battledogs e Shark week?
Ecco, la casa di produzione di Age of dinosaurs, film del 2013 diretto da Joseph Lawson, è proprio l'Asylum. Quest'ultima, per i neofiti, è una casa di produzione cinematografica americana che si occupa principalmente di realizzare film di genere catastrofico a basso costo, rifacendosi nel titolo e in parte della sceneggiatura alle più famose pellicole di Hollywood.
In Age of dinosaurs i veri protagonisti della pellicola sono i dinosauri, riportati in vita da una società biotech: sfuggiti al controllo di quest'ultima e riversatisi in città, generano il panico nella popolazione.
Parlare e giudicare il film è quasi impossibile ma, a differenza di Sharknado, Age of dinosaurs è veramente un film brutto. Purtroppo non ci sono aggettivi diversi per poter descrivere il lavoro di Lawson, non aiutato da una sceneggiatura (Hank Woon Jr.) piattissima e quasi impossibile da sviluppare; Lawson ci mette del suo...e la frittata è fatta.
Gli attori principali, Treat Williams e Jillian Rose Reed, riescono ad essere completamente anonimi e danno veramente poco alla pellicola.
Age of dinosaurs: un film da buttare!
VOTO FINALE: 2
sabato 26 luglio 2014
Smetto quando voglio
Essere ricercatori (precari) al tempo della crisi? Ce lo racconta Sydney Sibilia, regista e sceneggiatore di Smetto quando voglio, film italiano del 2014, prodotto da Domenico Procacci e interpretato da un gruppo di attori italiani tra i più brillanti del panorama "comico" della nostra penisola: Leo, Aprea, Calabresi, De Rienzo, Fresi, Lavia, Sermonti, Marcorè, Solarino.
Smetto quando voglio è la storia di un gruppo di ricercatori che, visto il loro stile di vita fatto di precariato e di lavoro non consone ai loro diplomi universitari, decidono, sotto consiglio di Pietro Zinni (Edoardo Leo), di produrre e spacciare smart drugs.
Il risultato che ne viene fuori è esilarante: Smetto quando voglio è veramente, come riporta la tagline del film presente in locandina, il film più divertente dell'anno. Merito in primis del regista esordiente Sibilia, molto abile a dare il ritmo giusto al film, con uno stile veloce, ritmato e accattivante; merito di una fotografia all'altezza e di un utilizzo smisurato (ma perfetto) di inquadrature che si soffermano brevemente sui particolari e preferiscono soffermarsi sui totali, caratterizzando maggiormente la scena. E merito, anche e soprattutto, di un cast di attori eccezionale: l'incastro tra i vari personaggi è perfetto, tutti gli attori sembrano muoversi all'unisono, creando un puzzle a tratti esilarante e comunque mai banale e noioso.
Il film si perde un po' sul finale, troppo accelerato, come se ci fosse bisogno di arrivare il prima possibile all'atto conclusivo: ecco, forse questa è la pecca più grande di Smetto quando voglio che, con qualche ritocco alla sceneggiatura, sarebbe stato sicuramente il film italiano dell'anno.
Resta il fatto, comunque, che la Roma e l'Italia raccontate in Smetto quando voglio rispecchiano maggiormente la realtà, rispetto a quelle raccontate da La grande bellezza; rispecchiano in modo più esaustivo il problema dei giovani, e non solo, di oggi.
SCENA CULT: l'incidente in auto di Alberto
FRASE CULT: "Ci hai fatto caso che questo posto è pieno di mignotte? Facci caso!"
VOTO FINALE: 7
venerdì 25 luglio 2014
Margin Call
La crisi economica del 2008-2009. Questo è il centro del film datato 2011, Margin Call, scritto e diretto da J.C.Chandor, regista esordiente ai tempi del film ma che ora annovera nel suo carnet All is lost e A most violent year (in uscita negli Stati Uniti).
La trama si sviluppa in 24 ore, in una banca di investimento di Wall Street. Eric Dale, appena licenziato, lascia all'analista Peter una chiavetta usb in cui sono salvati dei file a cui lui stesso stava lavorando. Rimasto in ufficio più del previsto, Peter inizia ad analizzare i file e scopre che la banca sta per fallire. Informati i suoi superiori e indetta una riunione d'emergenza a notte fonda con le più alte sfere della società, si dovrà decidere quali scelte compiere.
Margin Call è un gran film, diretto benissimo da Chandor, con scelte accurate di regia ed un uso perfetto della fotografia, la quale trasmette benissimo il clima cupo che avvolge le vicende narrate; gli stacchi di macchina ed il montaggio riescono a coinvolgere lo spettatore, facendolo identificare con il giovane Peter e rendendo migliore la sceneggiatura, già di per sé molto forte e accattivante.
Il ritmo di Margin Call è lento, ma non annoia chi sta vedendo il film; questo anche grazie ad un cast di attori di primissimo livello, tutti estremamente fenomenali: Jeremy Irons, Kevin Spacey, Stanley Tucci, Paul Bettany, Demi Moore, Simon Baker, Zachary Quinto e Penn Badgley. Nonostante debbano dividersi gli spazi all'interno del film, riescono tutti a sfoderare una grande prestazione, riuscendo ad instaurare un buon feeling tra i personaggi. Se la nota di merito va a Penn Badgley (Gossip Girl) per la sua sorprendente interpretazione di Seth (completamente l'opposto del Dan interpretato nella serie che lo ha lanciato), a meritarsi una piccola nota di demerito è Zachary Quinto (Sylar in Heroes) che in alcune scene non riesce a far fare il cambio di marcia al suo Peter, mantendendo troppo spesso la stessa espressione facciale.
Bel film Margin Call, da vedere.
SCENA CULT: la riunione con John Tuld
FRASE CULT: John Tuld: "Può dirmi che cosa sta succedendo? E per favore parli come se lo spiegasse a un bambino piccolo... o a un golden retriever... non è stato il cervello a portarmi fin qui, questo glielo assicuro."
VOTO FINALE: 7,5
mercoledì 23 luglio 2014
Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione
Titolo Originale: Transformers: Age Of Extinction
Regia: Michael Bay
Attori: Mark Wahlberg, Nicola Peltz, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Jack Reynor, Titus Welliver, Sophia Myles, Bingbing Li, T.J. Miller, James Bachman
Genere: Avventura, Azione, Fantascienza
Paese: Cina, Usa
Anno: 2014
Durata: 165 Minuti
Trama: Dopo la battaglia di Chicago si è aperta una vera e propria caccia nei confronti dei Transformers.Cade Yeager(Mark Wahlberg), un aspirante inventore, compra quello che all'apparenza sembra un vecchio camion, ma che in realtà si rivelerà essere Optimus Prime e si schiererà dalla sua parte nella guerra con vecchi e nuovi nemici.
Giudizio finale: "Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione" è diretto, come i precedenti tre film della serie, da Michael Bay, mentre la sceneggiatura è opera di Ehren Kruger, già autore delle sceneggiature del secondo e terzo film.Per Kruger si tratta senza alcun dubbio della migliore sceneggiatura tra le tre scritte e segna l'inizio di una nuova possibile trilogia; infatti già un nuovo film è previsto per il 2016.Per quanto riguarda la regia, Michael Bay non delude, riuscendo a dirigere un film ricco di esplosioni, inseguimenti, combattimenti e con un massiccio uso di effetti speciali, realizzati in modo incredibile e veramente maestosi.Bay quindi si attesta sullo stesso livello dei suoi precedenti lavori con i personaggi della "Hasbro".In questo film troviamo attori del tutto nuovi rispetto alla prima trilogia, ma l'unico a brillare, sebbene non fornisca la sua interpretazione migliore, è Mark Wahlberg, mentre Stanley Tucci fa la sua parte senza una particolare caratterizzazione.Invece Nicola Peltz e Jack Reynor, che dovrebbero supportare Wahlberg, forniscono delle interpretazioni piuttosto anonime e poco convincenti.Piccola pecca per il film è un villain poco caratterizzato e un po' fuori dalla storia.
Consigliato: Sì, da vedere.
venerdì 11 luglio 2014
Tutta Colpa Del Vulcano
Titolo Originale: Eyjafjallajökull
Regia: Alexandre Coffre
Attori: Valérie Bonneton, Dany Boon, Denis Ménochet, Albert Delpy, Bérangére McNeese, Jochen Hägele
Genere: Commedia
Paese: Belgio, Francia
Anno: 2013
Durata: 92 Minuti
Trama: Valérie(Valérie Bonneton) e Alain(Dany Boon) sono in viaggio per la Grecia per assistere al matrimonio della loro figlia, ma, complice l'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull, il loro volo è costretto ad atterrare in Germania.Da quel momento inizieranno un lungo viaggio, pieno di imprevisti, per arrivare in tempo al matrimonio.
Giudizio finale: "Tutta Colpa Del Vulcano" è diretto da Alexandre Coffre, mentre la sceneggiatura è opera dello stesso regista, di Laurent Zeitoun e di Yoann Gromb; sceneggiatura che sebbene non brilli per originalità è comunque ben scritta e Coffre riesce a creare un buona commedia molto piacevole e che riesce a strappare più di una risata allo spettatore.Tutta la storia del film è sulle spalle dei due protagonisti, Valérie Bonneton e Dany Boon, i quali mostrano una buona affinità, buoni tempi comici e sono il motivo principale della buona riuscita del film; infatti i due attori francesi sono in ottima forma e forniscono delle interpretazioni molto valide.Sullo sfondo troviamo anche piccole parti per gli attori non protagonisti, ma sono dei ruoli poco influenti per la riuscita finale della pellicola.
Consigliato: Sì, si può vedere.
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