venerdì 28 novembre 2014

Les Revenants - Stagione 1


Titolo Originale: Les Revenants
Regia: Fabrice Gobert, Frédéric Mermoud
Attori: Anne Consigny, Frédéric Pierrot, Clotilde Hesme, Céline Sallette, Samir Guesmi, Grégory Gadebois, Guillaume Gouix, Pierre Perrier, Jean-François Sivadier, Alix Poisson, Yara Pilartz, Jenna Thiam, Swann Nambotin, Ana Girardot
Genere: Drammatico, Fantasy, Thriller
Paese: Francia
Anno: 2012
Durata: 52 Minuti
Numero Di Episodi: 8
Trama: In un piccolo paese tra le montagne francesi, alcune persone ritornano in vita.Queste persone cercano di ritornare a vivere una vita normale, ma con il passare dei giorni si verificheranno degli strani e inspiegabili fenomeni.
Giudizio finale: "Les Revenants" è una serie ideata da Fabrice Gobert, il quale dirige anche alcuni episodi e cura la sceneggiatura dell'intera serie insieme a diversi sceneggiatori; mentre i restanti episodi non diretti da Gobert sono opera di Frédéric Mermoud.La serie è ben scritta, si lascia guardare e fa sorgere nello spettatore moltissime domande ed ogni singolo episodio è molto ben diretto.Il cast è composto interamente da attori che lavorano principalmente in patria e che nell'arco di tutta la stagione forniscono interpretazioni di buon livello e dimostrano di avere una buona alchimia, contribuendo ad innalzare la qualità di questa ottima serie.
Consigliato: Sì, da vedere.

giovedì 27 novembre 2014

Dracula Untold









Titolo Originale: Dracula Untold
Regia: Gary Shore
Attori: Luke Evans, Sarah Gadon, Dominic Cooper, Art Parkinson, Charles Dance, Diarmaid Murtagh, Paul Kaye
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 92 Minuti
Trama: Con il suo regno sotto attacco da parte dei Turchi, il principe Vlad è costretto a fare un patto con un essere oscuro per poter salvare la sua terra.
Giudizio finale: "Dracula Untold" è l'ennesimo film che parla del principe dei vampiri ed è diretto da Gary Shore, mentre la sceneggiatura è opera di Matt Sazama e Burk Sharpless.Per Gary Shore si tratta dell'esordio alla regia di un lungometraggio e la sua inesperienza si avverte per tutto il film, in quanto non sembra dare un tocco personale alla regia.Esordio alla sceneggiatura anche per la coppia di scrittori e il risultato finale non convince del tutto; infatti la sceneggiatura è molto debole e sbrigativa e i personaggi non sono molto approfonditi.Ad avere sulle proprie spalle tutto il peso della pellicola è Luke Evans, il quale sebbene dimostri di aver fatto un discreto lavoro, non riesce a salvare del tutto il film.A supportare Evans, tra attori più o meno famosi, troviamo Sarah GadonDominic Cooper e Charles Dance, che nel complessivo forniscono prove al di sotto delle attese, soprattutto per la poca caratterizzazione dei personaggi.Il film può vantare la presenza di discreti effetti speciali.
Consigliato: No, film evitabile.

domenica 23 novembre 2014

Prossima fermata Fruitvale Station



1° di gennaio 2009, Oakland, fermata della metro Fruitvale Station: alcuni poliziotti della BART fermano un gruppo di ragazzi afro-americani e senza apparente motivo aprono il fuoco verso uno di loro. Oscar Grant, il ragazzo colpito, morirà in ospedale 7 ore dopo: aveva 22 anni.
Ryan Coogler scrive e dirige Prossima fermata Fruitvale Station, che racconta l'ultimo giorno di vita di Oscar Grant, il 31 dicembre 2008, ed affida il ruolo del protagonista principale a Michael B. Jordan, salito alla ribalta grazie alla serie tv Friday Night Lights. Mai scelta fu più azzeccata, perché Jordan dimostra di essere un attore di alto rango e di sicuro avvenire, interpretando Oscar Grant in maniera impeccabile, mettendo anima e cuore al servizio del personaggio e della pellicola, e lasciandosi completamente guidare da Coogler.
Il film è un capolavoro, nonostante per Ryan Coogler fosse l'esordio alla regia: la ricerca dei particolari, il lavoro a 360° sui vari personaggi, gli stacchi sapienti e mai banali di regia, attestano Prossima fermata Fruitvale Station come uno dei migliori film indipendenti degli ultimi anni. Non a caso, infatti, si è aggiudicato il premio della giuria e del pubblico al Sundance Film Festival del 2013.
La fotografia e la colonna sonora non stonano all'interno della sceneggiatura e va comunque sottolineata la buonissima prova anche degli attori che interpretano i personaggi di contorno alla vicenda: su tutti, Octavia Spencer (premio oscar come migliore attrice non protagonista per The Help) nei panni della madre di Oscar e Melonie Diaz, che interpreta la fidanzata del protagonista.
Prossima fermata Fruitvale Station è un film assolutamente da vedere, anche e soprattutto per onorare la memoria di Oscar Grant e di chi, come lui, è stato brutalmente ucciso dal cosiddetto "abuso di potere"; di chi come lui non ha mai trovato giustizia.


SCENA CULT: la gara tra Oscar e sua figlia Tatiana

FRASE CULT:
Wanda: "I told him to take the train. I told him to catch the BART. I didn't know they were gonna hurt my baby. I should've just let him drive. I should've let him drive, but I wanted to keep him safe. You gotta let me hug him. Please, let me hug him. Please. Please! He didn't like to be alone."

VOTO FINALE: 7,5

sabato 22 novembre 2014

Left behind


Adattamento cinematografico del romanzo "Gli esclusi" di LaHaye e Jenkins, primo della serie biblico-apocalittica Left Behind, e reboot dell'omonimo film interpretato da Kirk Cameron, Left behind è uscito nelle sale cinematografiche americane lo scorso ottobre (data di uscita in Italia ancora da definirsi) ed è interpretato da Nicolas Cage, Cassi Thomson, Chad Michael Murray e Nicky Whelan.
Improvvisamente, in tutto il mondo, avvengono delle sparizioni di persone, svanite apparentemente nel nulla; tra i "lasciati indietro" vi sono il pilota d'aerei Rayford Steele, l'hostess Hattie Durham, il giovane cronista d'assalto Buck Williams (presente sull'aereo pilotato da Steele nel momento dei "rapimenti") e la figlia di Steele, Chloe: tutti alla ricerca di risposte e di salvezza.
Diretto da Vic Armstrong e con un budget di 15 milioni di dollari, Left behind non ha riscosso enorme successo negli Stati Uniti (in questo primo mese e mezzo di programmazione), nonostante, comunque, non sia un film completamente da buttare. La pellicola scorre abbastanza agevolmente, anche se manca di quel qualcosa in più che possa attestarla come un blockbuster apocalittico convincente. Mentre la regia è molto dinamica e coerente con la storia, a deludere di Left behind è la fotografia firmata da Jack N. Green, che sembra più adatta ad un B-movie o ad un film parodia: a volte sembra di assistere ad un film firmato dalla casa di produzione The Asylum.
Passiamo al cast di attori. L'unico ad "esaltarsi" e ad uscire maggiormente è sicuramente Chad Michael Murray, la cui carriera (anche se ancora agli inizi) non ha per ora rispettato le attese: in questo film è completamente a suo agio nei panni del giornalista Buck Williams e riesce ad essere credibile e perfetto agli occhi dello spettatore. Nicholas Cage si limita, invece al compitino, dando l'idea di non crederci più di tanto neanche lui a questo film e soprattutto al suo personaggio: onestamente ci si aspettava qualcosa di meglio. A deludere è sicuramente Cassi Thomson (scelta all'ultimo al posto di Ashley Tisdale), molto poco credibile e soprattutto "moscia" nell'interpretare la giovane Chloe.
Left behind è un film che si può vedere ma non riesce ad assolvere appieno il suo compito di possibile blockbuster seriale.

SCENA CULT: la sparizione delle persone

VOTO FINALE: 6+

domenica 16 novembre 2014

Tartarughe Ninja



A trent'anni esatti dall'uscita della prima serie di fumetti sulle Tartarughe Ninja, Hollywood decide di realizzare un reboot della saga cinematografica sulle tartarughe mutanti, proponendo Tartarughe Ninja, remake di quel Tartarughe Ninja alla riscossa che ha segnato l'adolescenza di molti ragazzi di inizio anni novanta. Per farlo si affida a Michael Bay (come produttore) e al suo figlioccio Jonathan Liebesman (come regista), in cerca di riscatto dopo film non completamente all'altezza.
La storia è ambientata a New York, dove pericolosi criminali, facenti parte di un gruppo chiamato "Clan del piede", stanno creando scompiglio tra i cittadini. La giornalista April O'Neil, in cerca di scoop per fare lievitare la sua carriera, si imbatte in quattro "vendicatori" misteriosi: le Tartarughe Ninja. E da lì inizia la sua (la loro) avventura.
La trama di Tartarughe Ninja è molto semplice e lineare, un po' troppo scontata e soprattutto un po' diversa dai fumetti originali e dal film datato 1990. La pellicola scorre via tranquilla ma, a parte qualche battuta e qualche scena divertente, non riesce a ricreare appieno il clima, a tratti cupo e a tratti piacevole, che da sempre contrassegna la storia delle quattro tartarughe mutanti. L'aspetto che manca più di tutti è la genesi della nemesi per eccellenza, Shredder, che sembra uscito da non si sa bene dove e mosso da non si sa bene quali interessi.
Che il produttore sia Michael Bay si capisce sin dall'inizio (e non solo per la scelta di Megan Fox): gli effetti speciali e la dinamicità del film ricordano molto da vicino la saga Transformers. Per quanto riguarda Liebesman, sembra quasi sia stato manovrato in ogni singola scena dal suo guru Bay, senza riuscire a dare qualcosa di suo a Tartarughe Ninja.
Megan Fox resta sempre molto carina, ma questo ormai non basta più: la sua April O'Neil è abbastanza moscia e senza mordente e il suo modo di recitare continua a non convincere e a dare ragione agli scettici della prima ora. Chi in realtà riesce ad uscire (sia come personaggio che come attore) è sicuramente Will Arnett, molto bravo a calarsi nella parte e nel mondo dei quattro eroi mutanti.
Tartarughe Ninja, comunque, resta un film piacevole, ma nel 2014 ci si aspettava, forse, qualcosa di più di un film adatto più a bambini che ad adulti.


SCENA CULT: le tartarughe in ascensore

VOTO FINALE: 6+

sabato 15 novembre 2014

Hercules - La leggenda ha inizio


2014: anno di ritorni al cinema. Uno di questi è quello di Hercules, che conta ben 2 film sul tema usciti nelle sale cinematografiche in quest'ultimo anno solare. Quello di cui parla questo post è il film Hercules - La leggenda ha inizio, sceneggiato e diretto da Renny Harlin e con protagonista Kellan Lutz, nei panni dell'eroe mitologico.
La storia è quella del giovane Hercules, figlio di Alcmena (moglie del sanguinario re Anfitrione) e di Zeus, inviato dal patrigno in missione (suicida) in Egitto. Creduto morto da tutti, anche dalla sua amata Ebe (promessa in sposa al fratellastro di Hercules), dovrà affrontare un lungo viaggio per poter ritornare nella sua casa e vendicarsi dei torti subiti.
Il gladiatore 2.0. Guardando Hercules non si può non notare la netta somiglianza (o plagio) tra il film di Ridley Scott e Russel Crowe e quello di Renny Harlin e Kellan Lutz. La storia è praticamente identica, cambiano solamente i protagonisti, le circostanze e l'ambientazione: Hercules deve affrontare il tradimento, viene creduto morto e venduto come schiavo, diventa un gladiatore e ritorna a casa come tale in cerca di vendetta e per riprendersi la sua amata. Praticamente, per lunghi tratti, un film identico a quello di Ridley Scott, con la differenza che il regista Renny Harlin non è Scott e che Kellan Lutz, nonostante i suoi buoni propositi, non può essere paragonato a Crowe.
Quello che esce fuori è un film abbastanza insipido, con un Hercules che non riesce a conquistare lo spettatore ed una trama troppo poco avvincente e innovativa per poter sperare di sbancare i botteghini.
Buoni gli effetti speciali, ma onestamente è troppo poco per giudicare sufficiente, o per lo meno guardabile, Hercules - La leggenda ha inizio.

SCENA CULT: il combattimento nell'arena per la conquista del rientro in patria

VOTO FINALE: 4,5

sabato 8 novembre 2014

Un milione di modi per morire nel West



Ambientato in Arizona, nell'anno del Signore 1882, Un milione di modi per morire nel West racconta la storia di Albert Stark, giovane contadino appena lasciato dalla fidanzata dopo aver deciso di non presentarsi ad un duello. In procinto di lasciare la cittadina natale e trasferirsi a San Francisco, conosce Anna Letherwood, donna misteriosa a cui lo stesso Albert salva la vita. Tra i due nasce qualcosa di più di una semplice amicizia, ma quello che Albert non sa è che Anna è la moglie di uno dei più pericolosi banditi della nazione.
Un milione di modi per morire nel West è il secondo film da regista di Seth MacFarlane, dopo il successo planetario di Ted. A differenza del suo primo film, in cui si limitava a doppiare il famoso orsacchiotto di peluche, qui MacFarlane è il protagonista della storia, insieme a Charlize Theron: entrambi dimostrano un buon affiatamento e sicuramente non sfigurano nei propri ruoli, anche se i personaggi di Albert e Anna non resteranno nella storia del cinema e neanche come i più riusciti nei curricula dei due.
Un milione di modi per morire nel West è un film che si lascia vedere, totalmente diverso da Ted; la pellicola strappa qualche sorriso, ma niente di più. Probabilmente MacFarlane poteva impegnarsi un po' di più e sicuramente fare di meglio, anche se è apprezzabile il tentativo di realizzare un western "leggero" in un periodo (cinematografico) non particolarmente affollato di film del genere; lo fa bene inserendo battute e gag in maniera poco forzata e curando molto bene la colonna sonora, però non riesce a conquistare completamente lo spettatore.

SCENA CULT: la caduta del blocco di ghiaccio

VOTO FINALE: 6

mercoledì 5 novembre 2014

Anchorman 2 - Fotti La Notizia









Titolo Originale: Anchorman 2: The Legend Continues
Regia: Adam McKay
Attori: Will Ferrell, Steve Carell, Paul Rudd, David Koechner, Christina Applegate, Dylan Baker, Meagan Good, James Marsden, Greg Kinnear, Kristen Wiig, Harrison Ford, Sacha Baron Cohen, Marion Cotillard, Will Smith, Kirsten Dunst, Liam Neeson, Jim Carrey, Tina Fey, Vince Vaughn, Kanye West 
Genere: Commedia
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 119 Minuti
Trama: Ron Burgundy(Will Ferrell) e sua moglie, lasciata San Diego, sono co-conduttori presso un network di New York.Dopo l'avanzamento di carriera di Veronica(Christina Applegate) e il licenziamento di Ron, quest'ultimo riprende la sua scalata verso il successo presso una nuova emittente che trasmette notizie 24 ore su 24.
Giudizio finale: "Anchorman 2 - Fotti La Notizia" è il sequel di Anchorman - La Leggenda Di Ron Burgundy, uscito nel 2004, e troviamo nuovamente Adam McKay alla regia; mentre la sceneggiatura è scritta ancora una volta dallo stesso regista e da Will Ferrell.McKay dirige il film nel suo stile, riuscendo a far lavorare bene il cast che ha a disposizione e la sceneggiatura scritta insieme a Will Ferrell è abbastanza valida, anche se è un po' meno valida rispetto al primo film.Will Ferrell, Steve Carell, Paul Rudd e David Koechnar tornano a vestire i panni dei giornalisti più sgangherati del grande schermo e ancora una volta fanno un buon lavoro mostrando una buona intesa.Anche i personaggi secondari non sono da meno, contribuendo alla buona riuscita del film.Così come il primo film, anche in questa occasione all'interno della pellicola sono presenti numerosi camei; infatti ritroviamo personaggi già presenti nel 2004, ma anche new entry.
Consigliato: Sì, si può vedere.

martedì 4 novembre 2014

22 Jump Street









Titolo Originale: 22 Jump Street
Regia: Phil Lord, Christopher Miller
Attori: Jonah Hill, Channing Tatum, Peter Stormare, Wyatt Russell, Amber Stevens, Jillian Bell, Ice Cube
Genere: Azione, Commedia
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 112 Minuti
Trama: Gli agenti di polizia Schmidt(Jonah Hill) e Jenko(Channing Tatum), per scoprire lo spacciatore di una nuova droga, si infiltreranno nel locale collage fingendosi studenti.
Giudizio finale: "22 Jump Street" è il sequel di 21 Jump Street, film del 2012, ed è diretto da Phil Lord e Christopher Miller, già alla regia nella pellicola precedente; mentre la sceneggiatura è scritta da Michael Bacall, Oren Uziel e Rodney Rothman.Sebbene la coppia di registi riesca a svolgere un buon lavoro, sulla stessa linea del primo film, la stessa cosa non si può dire per sceneggiatura; infatti ci troviamo di fronte alla copia di "21 Jump Street" in quasi la totalità della pellicola e nonostante il film si lasci guardare senza problemi, pecca un po' in originalità.Troviamo nuovamente nel ruolo dei protagonisti Jonah Hill e Channing Tatum, che ancora una volta fanno un buon lavoro e mostrano un buon affiatamento; ma la chicca di questo sequel è senza alcun dubbio Ice Cube, autore delle scene più comiche di tutto il film.
Consigliato: Sì, si può vedere.